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Il Blackberry  è certamente il gioiello tecnologico del 2009.Non c'è dirigente che non lo abbia e sopratutto non c'è azienda che non lo conceda ai propri direttori.

Con blackberry vai su internet, scarichi la posta, ti guardi l'ultimo report excell sulle vendite o ti leggi il report word delle linee di produzione, tieni aggiornato facebook e navighi tranquillamente su tutta internet... da uno strumento che è molto simile ad un cellulare ma che è qualcosa di più complesso.

Se il trend dei furti aziendali fino a qualche anno fa' indicava i portatili come un obiettivo strategico, oggi sicuramente diventa più appetibile un blackberry.

La somiglianza troppo stretta ad un celluare crea un falso senso di sicurezza; ognuno lo ha sempre con se, non lo abbandona mai da qualche parte e comunque c'è sempre un pin per accedere.... Putroppo questo falso senso di sicurezza fa si che all'interno di questi gioielli ci siano tanti dati importanti.

Rubare un blackberry è molto più facile di rubare un portatile, è come rubare un portafoglio e ci sono generazioni di ladri specializzati....

credo che questo sarà uno delle evoluzioni del furto di dati che ci aspetta per questo 2010.

C'è bisogno di spingere i consumi, dare sicurezza agli utenti e quindi cosa potevano inventare le banche? la carta virtuale.

Il meccanismo è semplice, con una carta prepagata si possono generare un numero considerevole di carte virtuali valide fino alla data che vogliamo noi e accettate sui circuiti visa.

La possibilità di generare tante carte virtuali usa e getta da certo una bella sensazione di sicurezza, di inattaccabilità dei propri soldi: "questa volta sono sicuro! non mi fregano, genero una carta che scade fra 3 ore, così non mi potranno più prosciugare il conto o la carta".

 Peccato che la carta virtuale si appoggi su conto vero o sulla carta vera contro la quale si fa phishing si scatenano keylogger e worm vari fino ad entrare in possesso dei dati di accesso a questa carta.

A questo punto il gioco è ancora più terribile! qualcuno potrebbe usare illegalmente la carta lasciando poche tracce e molto disperse.... le carte generate sono virtuali.... e qui diventa duro il lavoro di chi fa indagini.

Carte prepagate con IBAN questa è l'ultima moda delle banche italian.Sono comode perchè hanno un associato un codice IBAN quindi possono essere usate alla stregua di un conto corrente per  versare lo stipendio, per fare e ricevere bonifici italiani o esteri,  ma sopratutto presentano limiti di ricarica e di prelevo normalmente superiori alle altre carte prepagate.

 Un'ottima opportunità per i crimine organizzato che può fare bonifici sull'iban di una carta ricaricabile e svuotarla appena arriva. Magari la carta è emessa a San Marino e quindi può ricevere bonifici senza passare dai controlli e dai limiti dei bonifici esteri, ma legalmente è in un'altro stato che non fa parte della comunità europea.

Come al solito il business traina le scelte delle aziende, e il crimine temo non tarderà a cavalcare questa opportunità come fece già con le postepay.

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